Al Ministro della pubblica amministrazione e l'innovazione
Gentilissima Eccellenza. Bocca di Magra, 4 maggio 2010.
In funzione delle vostre specifiche attribuzioni per la organizzazione e la vigilanza della pubblica Amministrazione ,sono a scrivere in ultimo a Lei in quanto tutti i tentativi volti a ripristinare la legalità,la trasparenza e la efficienza nella mia Provincia si sono sempre infranti contro un muro di omertà, di indifferenza e di collusione a tutti i livelli.Pur essendomi state riconosciute ragioni ineccepibili sugli argomenti che mi appresto ad illustrarLe, a tuttoggi nulla è mutato ,anzi sono persino stato fatto oggetto di minacce e ritorsioni che seppur regolarmente denunciate sono ancora pendenti (o insabbiate) presso gli Uffici Giudiziari. Mi prendo la licenza, scusandomene, di raccomandare una lettura rigorosamente cronologica degli allegati che data la complessità ed il numero degli atti .consentirà ai suoi Uffici una rapida ed esaustiva valutazione.
Le faccio una rapida nota introduttiva per darLe una idea di come siamo combinati qui nel mio Comune di Ameglia ed in quello di Sarzana .
Alla maggioranza di Governo del Comune di Ameglia piace vincere facile.
Anche alla opposizione è sempre piaciuto perdere con altrettanta scioltezza. Del resto ,come biasimarli vedendo ora i problemi che sarebbero stati chiamati a risolvere e che data l'entità, avrebbero fatto gettare anche a loro la maschera di finta e solo probabile efficienza.A pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina .Eppure in questi ultimi anni di oligarchia tutti gli amministratori dei due o tre schieramenti avrebbero potuto dare veramente prova di senso civico ,di capacità, di educazione civica, di rispetto delle regole ,di legalità e di trasparenza .Niente di tutto questo né da l'una ,né dall'altra parte.
Solo ultimamente qualche lampo nel buio si è potuto manifestare dalla unica vera novità elettorale. Le persone serie e fattive che vengono davvero dal mondo del lavoro si notano subito ed emergono inascoltate dal grigiore generale.
Una parte di una parte esercita il potere e l'altra gli permette di farlo impunemente e senza vere obiezioni.L'idea di paese come bene comune è mortificata,si favoriscono forme private di interventi nel territorio in nome di una urbanistica contrattata dove da una parte ci sono sempre stati due nomi pubblici con interessi privati e dall'altra le imprese private più ricche e potenti pronte a supportare politicamente e non gli interessi da loro definiti “pubblici”.
Loro “due”continuano a portare avanti solo i loro progetti Marinella S.p.a. e Zona Artigianale D2 ,cartello della nautica e darsene ,mischiando la politica con la rendita immobiliare ed imprenditoriale .Usano il territorio e lo consumano ,si mettono daccordo sui metri cubi da costruire e dove , e sui posti barca da gestire e dove.
Ma gli altri amministratori ci sono ? Si ci sono ! Purtoppo sono stati scelti come le figurine Panini dei calciatori,sono ritratti di cartone raffigurati con la mano alzata e incollati alle sedie della sala consiliare ,(donata dalla controparte privata MPS che è sempre munifica nei confronti del Comune dove ha ,mi sembra acclarato, grandi progetti speculativi ). Altrimenti sarebbe impossibile che delle persone con un minimo di amor proprio, con del senso civico ,oneste e operose potessero farsi trattare , considerare , ed usare in tal modo.I soliti due noti a questo punto direbbero:”abbiamo progettato il futuro di Ameglia nell'interesse dei “nostri “ cittadini e delle generazioni future e del progresso.”Ecco uno dei punti,il progresso.Abbiamo notato se il progresso negli ultimi 15 anni è arrivato? Se è arrivato non ce ne siamo accorti. In compenso ci siamo accorti dell'arrivo di tre alluvioni, acqua, fango , liquami, paura e degrado.Siamo tutti in difficoltà, non solo per la crisi economica ma per gli accorgimenti accurati messi in atto per superarla.Eppure pare che il popolo li rivoglia tutti quanti, da una parte e dall'altra.
Bontà della democrazia o delle risibili clientele e dei ricatti occupazionali o della connivenza o piu' semplicemente dell'ignoranza?
Gli Uni consumano tutto il suolo, e non avendone abbastanza lo scambiano con acqua. Gli altri tacciono.
Gli Uni(potrebbe scriversi anche con due enne),finendo un mandato rientrano dalla finestra per gestire (ritenendosi managers) la nautica tutta: gli Altri a malapena balbettano.
Gli Unni organizzano consorzi come il “Porto Lunae” ed “Ameglia Sviluppo”non informando gli organi preposti al controllo tramite la modulistica di legge,li dirigono,promettono fondi comunitari,raccolgono adesioni e......non solo,e ricoprono anche ruoli statali in prefettura e contemporaneamente Assessorati e cariche facenti funzioni di amministratori di società presenti ed interessate, nella zona in questione.Gli Altri promettono in silenzio una battaglia che non scoppia mai.
Gli Uni in consiglio comunale si permettono di dare dei “pezzi di ..”cioccolata “ agli altri e promettono anche di fargli ..”sgorgare” sangue,per una inaspettata quanto doverosa ritrosia. Gli altri tacciono ed incassano.
Gli Uni ora diranno che ciò non corrisponde al vero naturalmente..., e stavolta hanno ragione perchè le esatte parole erano ben altre , intuibili e non ripetibili.
Gli Uni non rinnovano i servizi affidati illecitamente in house e non li pagano nemmeno come pattuito.Gli Altri tacciono o cambiano discorso dicendo che la biblioteca comunale è chiusa.Gli Uni si fanno il Puc e se lo spendono ,gli Altri stavolta non tacciono ma si bevono le maldestre ed insostenibili ragioni dei primi, che hanno firmato protocolli d'intesa con la Marinella Spa Gruppo Montepaschi palesemente penalizzanti per l'amministrazione e la comunità ,subordinando tra l'altro la costruzione degli argini per la messa in sicurezza del tratto finale del fiume Magra allo scavo di due megadarsene.Questo per poter riutilizzare il materiale di scavo senza smaltirlo e per di più facendosi ripagare scomputandone il costo dagli oneri di urbanizzazione.Questo è il motivo della perdita di anni tempo che per far realizzare questo businnes ci ha fatto subire fino a tre alluvioni all'anno.
Gli Uni non si attengono nel loro governare alle regole di trasparenza e di legalità, e tra l'altro non pubblicano sul sito i compensi dei soggetti esterni , le consulenze, e i compensi degli Amministratori della partecipata,gli Altri non se ne accorgono come non se ne accorge il segretario comunale che dividiamo con la città di Sarzana che è nella stessa situazione, ovviamente.
Gli Uni non rinnovano i consigli di amministrazione decaduti ,non presentano i bilanci regolarmente e non si adeguano alle leggi vigenti e gli Altri tacciono.Gli Uni credono di adempiere alle procedure pubblicando in una piega del sito comunale un avviso,(che troverà tra gli allegati), per chi fosse interessato agli affidamenti delle gestioni scadute ,da manifestare entro e non oltre il 31 luglio 2009. Peccato che fosse già agosto 2009.Questo per evitare l'interessamento di chicchessia e mantenere il più possibile i servizi scaduti e non rinnovabili perchè vietati.Gli altri tacciono ed intanto passa un'altro anno per loro guadagnato, per noi perso..... e tacciono anche coloro che sono stati messi al corrente di questo e che avrebbero il compito istituzionale di far applicare le leggi o quantomeno di segnalarlo alla Prefettura se non alla Procura.
Gli Uni non producono reddito nelle da loro definite ,gestioni manageriali e agli Altri sta bene così.Nemmeno il Pres. Burlando ha resistito e si è lasciato scappare un “ma come?”Forse ci stava meglio un mavaffa...!
Gli Uni e gli Altri, così facendo espongono molte famiglie al rischio di restare a casa,ma questo adesso non interessa perchè si è gia votato.
Siamo stufi,tornando per concludere alla loro privata idea di progresso,noi lo intendiamo in senso collettivo,progresso di tutti, loro lo vogliono per pochi , subito e a qualunque costo.
Per un futuro collettivo ,se mai verrà ,dovremo purtroppo ancora aspettare a lungo ma se Lei Signor Ministro,ci darà l'aiuto necessario ,oltre a fare una cosa giusta, faremo senz'altro prima.
Con osservanza e stima.
Dott. Gian Piero Pesci
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