giovedì 14 aprile 2011

GRANDE SODDISFAZIONE PER " GLI ARTISTI DELLA SEMINA DEL TERRORE"(G. Reverberi)

.La Regione si pente: la VAS va applicata a tutti i Piani e Varianti antecedenti il 2008
di Carlo Ruocco

Tutti i piani, i programmi e le loro varianti, il cui procedimento sia stato avviato prima del 28 aprile 2008, devono essere assoggettati alle procedure di Valutazione Ambientale strategica secondo le disposizioni del Testo Unico ambientale del 2006.
Sotto la pressione dell’Unione Europea la Regione Liguria compie una “urgente” virata e cambia il testo che regola provvisoriamente l’applicazione della VAS in attesa di una legge regionale in materia. L’aggettivo “urgente” è contenuto proprio nel disegno di legge approvato ieri in tutta fretta e all’unanimità dal Consiglio Regionale della Liguria. E’ volto a scongiurare la procedura d’infrazione da parte della UE e quindi a evitare una forte multa.

E’ una novità clamorosa, un’ammissione che la lettura data dai comitati e dalle associazioni ambientaliste era corretta e coerente con la normativa europea.

Il testo dell’articolo 46 aveva già subito due modifiche sempre più in chiave “antieuropea”.

Nella L.R. 10 del 2008 la VAS non si doveva applicare ai piani e alle varianti adottate prima del 31 luglio 2007 oppure adottate entro il 12 febbraio 2008 nel caso che la Regione o la Provincia avessero già svolto degli atti di valutazione. In tutti gli altri casi la Regione si limitava alla verifica di assoggettabilità.

Nello stesso anno 2008 con la L.R. 20, il testo dell’art. 46 era il seguente:

” 3. I piani e i programmi e le loro varianti individuati all’articolo 6, commi 2, 3 e 3 bis del d.lgs. 152/2006 e successive modificazioni, il cui procedimento sia stato avviato prima del 31 luglio 2007, non sono assoggettati all’applicazione delle disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica contenute nel citato d.lgs. 152/2006 ma si concludono secondo le normative regionali previgenti in materia urbanistica e di valutazione ambientale.”

Il Piano Botta ne era escluso perché avviato con delibera di giunta il 26 giugno 2007.

Cambia tutto: la VAS è d’obbligo per tutti i piani e loro varianti non approvati definitivamente prima del 2006.

Una domanda sorge spontanea: che ne sarà di tutti quei piani, programmi, varianti il cui iter non si era concluso prima del 21 luglio 2004, data in cui tutti gli Stati membri avevano l’obbligo di recepire la normativa europea? Secondo la Commissione UE, anche quei Piani avviati prima di quella data, se non si trovano in uno stato “eccessivamente avanzato” devono essere bloccati e sottoposti a VAS. Tutti gli altri, anche se approvati e anche se sono ….. alla posa delle “prime pietre” sono illegittimi per la UE. Qualsiasi nuovo atto o concessione può essere impugnata davanti al TAR.

<”E’ la tesi che sosteniamo da anni – commenta Marco Grondacci, esperto di diritto ambientale europeo, consulente di enti pubblici per la VAS e membro del Comitato tecnico di Legambiente e nostro consulente – Per noi che crediamo in una corretta gestione del territorio e nella legalità è una bella vittoria. Non ci hanno mai voluto ascoltare. Ora voglio vedere cosa succede a tutti i piani approvati dopo il 2004”.

Il nostro pensiero va a tante varianti sostanziali che sono state approvate in questi ultimi anni: a Sarzana pensiamo alla Variante Botta e a Tavolara. Ma anche la Variante Normativa del Parco Magra e a tanti interventi pesanti ad Ameglia (area artigianale a ridosso della zona Parco), a Santo Stefano Magra.

“Siamo a una svolta – ribadisce Grondacci - la VAS è applicabile a tutti i piani e varianti sostanziali il cui iter è iniziato dopo il 21/7/2004 a prescindere dallo stadio di avanzamento in cui si trovano nella loro elaborazione. Si salvano solo quei piani il cui iter di approvazione si è concluso prima del 21 luglio 2006”.

Riuscirà con questo “ravvedimento” la Regione Liguria ad evitare il procedimento d’infrazione davanti alla Commissione UE per violazione della normativa VAS 2001?

E’ probabile di no. E noi cittadini saremo chiamati a pagare con le tasse regionali una multa salata.

——————

martedì 12 aprile 2011

Il PUC di Ameglia secondo Marco Grondacci SPEZIAPOLIS

martedì 15 febbraio 2011
VAS informazioni sull’uso 1: Il PUC del Comune di Ameglia

Nel post precedente ho brevemente spiegato il significato della procedura di VAS relativamente ai piani urbanistici, annunciando alla fine del post che avremmo iniziato una analisi puntuale sullo stato della VAS in Provincia della Spezia relativamente ai piani urbanistici comunale (PUC nella dizione della legge urbanistica ligure).

Iniziamo questa analisi dal Comune di Ameglia.

L’assessore all’urbanistica del Comune ha recentemente sviluppato una polemica con il Presidente del Comitato Che Botta che lo aveva accusato di non applicare la VAS al redigendo PUC. Secondo l’assessore alla urbanistica il Comune stava solo aspettando che la Regione decidesse se il PUC era o meno sottoponibile a VAS, "solo nel caso la Regione dichiarasse il PUC sottoponibile a VAS, il Comune attiverà la procedura di VAS", ha affermato l’assessore.

L’assessore si basa su un indirizzo informale della Regione Liguria ai Comuni secondo il quale per i PUC si applica prima la procedura di verifica di assoggettabilità alla VAS e non automaticamente la VAS ordinaria.

LA VAS SI APPLICA AUTOMATICAMENTE AI NUOVI PIANI URBANISTICI COMUNALI

Intanto occorre precisare che il PUC dovrebbe rientrare tra i piani automaticamente sottoponibili a VAS senza procedura di verifica di assoggettabilità come affermato dalla legge nazionale. Lo dimostra intanto un dato di fatto: praticamente tutte le Regioni che hanno disciplinato la VAS su scala comunale prevedono l’obbligo di questa procedura relativamente ai nuovi piani urbanistici comunali, si vedano le norme delle seguenti Regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Trento (Decreto Presidente Provincia 14 settembre 2006, n. 15-68/Leg), Provincia autonoma di Bolzano (legge provinciale 2/2007), Toscana, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto (articolo 4 e seguenti della legge regionale 11/2004).


Ma l’applicabilità automatica della VAS ai nuovi piani regolatori deriva anche e soprattutto dalla vigente normativa comunitaria in materia di VAS infatti secondo la Direttiva e soprattutto secondo le linee guida della Commissione UE, che la interpretano in termini applicativi, la VAS si applica automaticamente a tutti i piani per la destinazione dei suoli che stabiliscano le modalità di riassetto del territorio. Indubbiamente tra questi rientrano i nuovi piani urbanistici comunali. A conferma della automatica applicazione della VAS a detti piani sia la Direttiva europea che la normativa italiana che la recepisce prevedono la procedura di verifica di assoggettabilità, e non l’automatica applicazione della VAS, solo per i piani che determinano l’uso di piccole aree a livello locale, il che significa sempre secondo le suddette linee guida della Commissione UE che: “la frase completa (‘piccole aree a livello locale’) chiarisce che tutta la zona di una autorità locale non potrebbe essere esclusa”.

IL DOCUMENTO DI PUC DEL COMUNE DI AMEGLIA NON CONTIENE I DOCUMENTI RICHIESTI DALLA LEGGE E DAGLI INDIRIZZI DEGLI UFFICI DELLA REGIONE LIGURIA

I documenti metodologici predisposti dagli Uffici regionali competenti, non ancora tradotti in un vero e proprio regolamento regionale, prevedono che il PUC sia comunque sottoposto a verifica di assoggettabilità alla VAS.

Ora sempre secondo i suddetti documenti degli Uffici regionali ( ma soprattutto secondo la legge nazionale in vigore anche in Liguria) l'avvio della procedura di verifica di assoggettabilità deve essere accompagnato dalla predisposizione accanto al documento degli obiettivi del nuovo PUC di un rapporto ambientale preliminare il cui contenuto è stato descritto minuziosamente dai documenti degli uffici regionali in particolare che riprendono peraltro gli allegati della Direttiva UE e della legge nazionale in materia di VAS. Andatevi a vedere prima di proseguire nella lettura di questo post l’allegato II alla Direttiva sulla VAS.


IL CONTENUTO DEL DOCUMENTO DI PUC DEL COMUNE DI AMEGLIA NON RISPETTA LA LEGGE E NEPPURE LA METODOLOGIA DI VAS RICHIESTA DAGLI UFFICI REGIONALI

Se andiamo a leggere quanto fino ad ora è stato pubblicato dal Comune di Ameglia sul suo nuovo PUC vediamo che la documentazione prodotta dal Comune di Ameglia non tiene minimamente conto di quanto richiesto non solo dalla legge nazionale e comunitaria ma addirittura dagli indirizzi della Regione Liguria in materia di procedura di verifica di assoggettabilità a VAS.

Senza entrare in questa sede troppo nei particolare faccio tre esempi.

Primo esempio

Intanto il Comune di Ameglia non sta rispettando neppure la procedura che gli indirizzi degli uffici della Regione Liguria chiedono siano applicati dai Comuni; infatti secondo tali indirizzi preliminarmente alla adozione del PUC deve essere redatto il Rapporto Ambientale Preliminare (peraltro e comunque questo è un obbligo di legge si veda l'articolo 12 del dlgs 152/2006).

Il Comune di Ameglia non ha redatto questo documento. Non solo ma la cosa ancor più grave e che a pagina 12 del documento del Comune si evince che il PUC è stato adottato. Questo vuol dire che se è stato adottato con delibera del consiglio Comunale il PUC è illegittimo e lo resterà anche dopo la approvazione definitiva perché manca un passaggio formale essenziale che è il Rapporto Ambientale Preliminare e la sua integrazione con il Preliminare di PUC (documento degli obiettivi) adottato.

Secondo esempio


Come ho spiegato nel mio post precedente nella VAS (ordinaria o con procedura di assoggettabilità non cambia in questo caso) mentre si elaborano gli obiettivi del preliminare di PUC si devono parallelamente definire gli obiettivi ambientali, perché è solo dal confronto tra queste due tipologie di obiettivi che si possono definire gli effetti ambientali del piano. Se noi andiamo a vedere il documento pubblicato dal Comune di Ameglia vediamo che mentre gli obiettivi urbanistici del piano sono ben articolati e definiti, quelli ambientali occupano uno spazio di poco più di una paginetta (vedi paragrafo 1.5.2. pagina 8 del documento del Comune).


Terzo esempio

Secondo gli indirizzi degli Uffici della Regione Liguria il rapporto ambientale preliminare deve contenere una descrizione del processo partecipativo attivato allo scopo di definire obiettivi e linee di sviluppo, dei suoi esiti e di come se ne è tenuto conto nella costruzione dello schema di piano. Il punto 1.8 (pagine 11 e 12) del documento del Comune di Ameglia non contiene minimante quanto richiesto dalla Regione Liguria soprattutto perché non spiega minimamente come si è tenuto conto degli esiti del processo partecipativo nella redazione del documento di Piano da parte della Giunta del Comune di Ameglia.


Quarto esempio

Manca completamente nel documento del Comune di Ameglia la descrizione delle caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate dal nuovo PUC.


CONCLUSIONI SUL PUC DI AMEGLIA

Quindi il Comune di Ameglia non solo non ha minimamente rispettato la normativa della UE, quella nazionale in materia di VAS, ma addirittura non ha tenuto conto degli indirizzi degli uffici della Regione Liguria. Il bello è che il documento del Comune cita la esistenza della normativa nazionale sulla VAS (vedi pagina 5 del documento), evidentemente per questi amministratori basta citarla una legge per rispettarla. Vorrà dire che quando un cittadino di Ameglia non rispetterà qualche regolamento comunale potrà sempre dire: “si lo conosco è il regolamento numero tot approvato in data x”.

domenica 6 febbraio 2011

OPACA TRASPARENZA

ALLA PREFETTURA DI LA SPEZIA
Bocca di Magra ,6 febbraio 2011



Gentilissima Eccellenza.

Premesso che il Suo interessamento ,sollecitato con nostra richiesta del 5 maggio 2010 relativa alle normative sulla trasparenza disattese dai Comuni di Sarzana e di Ameglia, ha effettivamente prodotto risultati per il sito Comunale di Sarzana .Le segnalo che purtroppo lo stesso risultato di consentire la trasparenza e la comunicazione non è stato conseguito con l'Amministrazione comunale di Ameglia .

Il sito web comunale infatti continua ad essere trascurato a tal punto da non comprendere alcun documento dell'Uff. Urbanistica ,ne alcuna delibera di Giunta o Consiglio ed un Albo pretorio assolutamente incomprensibile e privo di qualsiasi documento o doverosa pubblicità.

Trattandosi di informazioni essenziali per i cittadini sono convinto che un Suo ulteriore autorevole intervento possa e debba ovviare a questa purtroppo voluta e reiterata carenza di trasparenza.

Con osservanza.

Dott. Gian Piero Pesci

Pres. Comitato cittadino di Bocca di Magra

venerdì 7 gennaio 2011

SVEGLIA ! CITTADINI ADDORMENTATI!

AFFOGHEREMO TUTTI PER NON TURBARE LA SUSCETTIBILITA'DELLA MPS.
TROVO IMMORALE CHE UN PRIVATO CONDIZIONI A TAL PUNTO LA SICUREZZA DI CHI VIVE E LAVORA(LAVORAVA) ALLA FOCE DEL MAGRA E ILLEGALE CHE GLI AMMINISTRATORI GLIELO CONSENTANO.Sarebbe interessante vedere cosa hanno scritto sul conferimento di incarico progettuale affidato alla Hydrodata e che punti fermi deve comprendere.Spenderanno milioni e l'acqua entrerà dalle sponde indifese per consentire gli ingressi delle future darsene.Qui a Bocca di Magra si vede chiaramente che preferiscono lasciare aperto, il tratto destinato alla darsena Pantale' costruendo un posticcio argine lungo via dell'angelo collegato al vecchio che difendeva le case ritornando verso il fiume.Invece di cento metri ne fanno 500 e ogni allerta chiuderanno la strada per abituarci a passare dai frati (disboscati all'uopo).VERGOGNOSO!
Quattro anni fa scrivevamo :
NO AD UN’ALTRA ICI ( IMPOSTA COMUNALE INACCETTABILE)

La Darsena Pantale’ modificherà la strada per Bocca di Magra
Si passerà dai Frati, 4 KM in più,7 minuti in più,ogni volta.
Moltiplicato per 3 volte al dì,per due componenti famiglia,
saranno 48 KM al giorno , 94 minuti persi al dì .
4 litri di carburante al dì, = 5,2 Euro al dì = = = =
OGNI ANNO
1560,00 EURO
BUTTATI VIA
Questa ricetta ci viene prescritta dal nostro Comune per far
piacere alla casa farmaceutica del Monte dei Paschi e non solo .
-------------------------------------------------------------------------------

giovedì 23 dicembre 2010

. Orlando a Primocanale." Dissesto ideologico".

Replica allo stupidario dell'On Orlando sciorinato telefonicamente e con voce tremula a Primocanale.
Per il portavoce del PD il colpevole è il Governo centrale di Roma. Ma Lui a Roma cosa ci sta a fare?
Per le parate dopo le scorse alluvioni... partecipò anche lui assieme al Commissario straordinario per la protezione civile Pres. della Regione Burlando,e nulla han fatto per le nostre emergenze.
I soldi stanziati sono arrivati in Regione ma sono stati dati al Ponente di Burlando e non al Levante di Orlando.
Lei evidentemente non serve a niente tantomeno ai suoi concittadini ed al suo territorio.
Tolga il disturbo e si dimetta da parlamentare se parlamenta a vanvera.

giovedì 9 dicembre 2010

I dubbi del PDL.

Io non Vedo ,non sento ,non parlo.Le tre scimmiette.
Il progetto è stato sottoposto a procedura di screening della Regione.Va adeguato e riapprovato in consiglio.I lavori sono fermi perchè abusivi:



10/12/10 NAZ - Ameglia Lavori fermi nell’area artigianale.


I LAVORI di trasformazione di un’area incolta sono partiti oltre un anno fa ma ancora non si vedono i frutti dell’intervento. La zona di Camisano è stata individuata da Confartigianato e Ameglia Sviluppo per la realizzazione di un comparto interamente dedicato alle realtà artigianali. Una buona fetta della struttura divisa in capannoni è stata acquistata dal cantiere San Lorenzo per trasferire il laboratorio di lavorazione delle resine attualmente collocato sulle sponde del fiume. Ma i lavori di completamento dell’area, denominata D2, sono in ritardo rispetto al progetto illustrato nel settembre del 2009 tanto che il consigliere comunale comunale di minoranza amegleise Andrea De Ranieri ha presentato una interrogazione urgente esprimendo forte preoccupazione per i ritardi nell’esecuzione dei lavori. «Vogliamo chiarezza — spiega il rappresentante del Popolo della Libertà — dall’amministrazione comunale sullo stato attuale del cantiere e sui permessi in essere per l’esecuzione dei lavori. Siamo preoccupati per quegli artigiani che hanno investito ingenti somme per l’acquisto dei capannoni in costruzione e che oggi vedono i lavori fermi. Vogliamo sperare che l’apertura del cantiere subito dopo le amministrative del 2009 (ed il suo conseguente brusco stop degli ultimi mesi), non sia stato un semplice specchio per le allodole finalizzato esclusivamente ad abbagliare nuovi potenziali investitori. Chiediamo dunque quali siano i motivi dell’interruzione dei lavori».

mercoledì 24 novembre 2010

Nuovi confini per il litorale. Marinella spa farà ricorso

.Il Secolo XIX (on – line) – 24/11/10 - Pag. 25
 
 
L’ad Reverberi: «Decisione inopinata, così inficiano il nostro progetto»
Dice bene Reverberi : IL Nostro Progetto.

Per ovviare a questo inconveniente che gli è capitato ledendo la loro maestà gli consigliamo di fare come ha fatto con la variante al piano di Parco.Faccia cambiare a suo favore la Legge Italiana,ma solo per quanto riguardi gli interessi della Marinella Spa, perchè di tutto il rimanente Popolo Italiano che fatica e si adegua alle normative che gli espropriano o cancellano metri di proprietà non gliene pùò fregare di meno.