martedì 15 febbraio 2011
VAS informazioni sull’uso 1: Il PUC del Comune di Ameglia
Nel post precedente ho brevemente spiegato il significato della procedura di VAS relativamente ai piani urbanistici, annunciando alla fine del post che avremmo iniziato una analisi puntuale sullo stato della VAS in Provincia della Spezia relativamente ai piani urbanistici comunale (PUC nella dizione della legge urbanistica ligure).
Iniziamo questa analisi dal Comune di Ameglia.
L’assessore all’urbanistica del Comune ha recentemente sviluppato una polemica con il Presidente del Comitato Che Botta che lo aveva accusato di non applicare la VAS al redigendo PUC. Secondo l’assessore alla urbanistica il Comune stava solo aspettando che la Regione decidesse se il PUC era o meno sottoponibile a VAS, "solo nel caso la Regione dichiarasse il PUC sottoponibile a VAS, il Comune attiverà la procedura di VAS", ha affermato l’assessore.
L’assessore si basa su un indirizzo informale della Regione Liguria ai Comuni secondo il quale per i PUC si applica prima la procedura di verifica di assoggettabilità alla VAS e non automaticamente la VAS ordinaria.
LA VAS SI APPLICA AUTOMATICAMENTE AI NUOVI PIANI URBANISTICI COMUNALI
Intanto occorre precisare che il PUC dovrebbe rientrare tra i piani automaticamente sottoponibili a VAS senza procedura di verifica di assoggettabilità come affermato dalla legge nazionale. Lo dimostra intanto un dato di fatto: praticamente tutte le Regioni che hanno disciplinato la VAS su scala comunale prevedono l’obbligo di questa procedura relativamente ai nuovi piani urbanistici comunali, si vedano le norme delle seguenti Regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Trento (Decreto Presidente Provincia 14 settembre 2006, n. 15-68/Leg), Provincia autonoma di Bolzano (legge provinciale 2/2007), Toscana, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto (articolo 4 e seguenti della legge regionale 11/2004).
Ma l’applicabilità automatica della VAS ai nuovi piani regolatori deriva anche e soprattutto dalla vigente normativa comunitaria in materia di VAS infatti secondo la Direttiva e soprattutto secondo le linee guida della Commissione UE, che la interpretano in termini applicativi, la VAS si applica automaticamente a tutti i piani per la destinazione dei suoli che stabiliscano le modalità di riassetto del territorio. Indubbiamente tra questi rientrano i nuovi piani urbanistici comunali. A conferma della automatica applicazione della VAS a detti piani sia la Direttiva europea che la normativa italiana che la recepisce prevedono la procedura di verifica di assoggettabilità, e non l’automatica applicazione della VAS, solo per i piani che determinano l’uso di piccole aree a livello locale, il che significa sempre secondo le suddette linee guida della Commissione UE che: “la frase completa (‘piccole aree a livello locale’) chiarisce che tutta la zona di una autorità locale non potrebbe essere esclusa”.
IL DOCUMENTO DI PUC DEL COMUNE DI AMEGLIA NON CONTIENE I DOCUMENTI RICHIESTI DALLA LEGGE E DAGLI INDIRIZZI DEGLI UFFICI DELLA REGIONE LIGURIA
I documenti metodologici predisposti dagli Uffici regionali competenti, non ancora tradotti in un vero e proprio regolamento regionale, prevedono che il PUC sia comunque sottoposto a verifica di assoggettabilità alla VAS.
Ora sempre secondo i suddetti documenti degli Uffici regionali ( ma soprattutto secondo la legge nazionale in vigore anche in Liguria) l'avvio della procedura di verifica di assoggettabilità deve essere accompagnato dalla predisposizione accanto al documento degli obiettivi del nuovo PUC di un rapporto ambientale preliminare il cui contenuto è stato descritto minuziosamente dai documenti degli uffici regionali in particolare che riprendono peraltro gli allegati della Direttiva UE e della legge nazionale in materia di VAS. Andatevi a vedere prima di proseguire nella lettura di questo post l’allegato II alla Direttiva sulla VAS.
IL CONTENUTO DEL DOCUMENTO DI PUC DEL COMUNE DI AMEGLIA NON RISPETTA LA LEGGE E NEPPURE LA METODOLOGIA DI VAS RICHIESTA DAGLI UFFICI REGIONALI
Se andiamo a leggere quanto fino ad ora è stato pubblicato dal Comune di Ameglia sul suo nuovo PUC vediamo che la documentazione prodotta dal Comune di Ameglia non tiene minimamente conto di quanto richiesto non solo dalla legge nazionale e comunitaria ma addirittura dagli indirizzi della Regione Liguria in materia di procedura di verifica di assoggettabilità a VAS.
Senza entrare in questa sede troppo nei particolare faccio tre esempi.
Primo esempio
Intanto il Comune di Ameglia non sta rispettando neppure la procedura che gli indirizzi degli uffici della Regione Liguria chiedono siano applicati dai Comuni; infatti secondo tali indirizzi preliminarmente alla adozione del PUC deve essere redatto il Rapporto Ambientale Preliminare (peraltro e comunque questo è un obbligo di legge si veda l'articolo 12 del dlgs 152/2006).
Il Comune di Ameglia non ha redatto questo documento. Non solo ma la cosa ancor più grave e che a pagina 12 del documento del Comune si evince che il PUC è stato adottato. Questo vuol dire che se è stato adottato con delibera del consiglio Comunale il PUC è illegittimo e lo resterà anche dopo la approvazione definitiva perché manca un passaggio formale essenziale che è il Rapporto Ambientale Preliminare e la sua integrazione con il Preliminare di PUC (documento degli obiettivi) adottato.
Secondo esempio
Come ho spiegato nel mio post precedente nella VAS (ordinaria o con procedura di assoggettabilità non cambia in questo caso) mentre si elaborano gli obiettivi del preliminare di PUC si devono parallelamente definire gli obiettivi ambientali, perché è solo dal confronto tra queste due tipologie di obiettivi che si possono definire gli effetti ambientali del piano. Se noi andiamo a vedere il documento pubblicato dal Comune di Ameglia vediamo che mentre gli obiettivi urbanistici del piano sono ben articolati e definiti, quelli ambientali occupano uno spazio di poco più di una paginetta (vedi paragrafo 1.5.2. pagina 8 del documento del Comune).
Terzo esempio
Secondo gli indirizzi degli Uffici della Regione Liguria il rapporto ambientale preliminare deve contenere una descrizione del processo partecipativo attivato allo scopo di definire obiettivi e linee di sviluppo, dei suoi esiti e di come se ne è tenuto conto nella costruzione dello schema di piano. Il punto 1.8 (pagine 11 e 12) del documento del Comune di Ameglia non contiene minimante quanto richiesto dalla Regione Liguria soprattutto perché non spiega minimamente come si è tenuto conto degli esiti del processo partecipativo nella redazione del documento di Piano da parte della Giunta del Comune di Ameglia.
Quarto esempio
Manca completamente nel documento del Comune di Ameglia la descrizione delle caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate dal nuovo PUC.
CONCLUSIONI SUL PUC DI AMEGLIA
Quindi il Comune di Ameglia non solo non ha minimamente rispettato la normativa della UE, quella nazionale in materia di VAS, ma addirittura non ha tenuto conto degli indirizzi degli uffici della Regione Liguria. Il bello è che il documento del Comune cita la esistenza della normativa nazionale sulla VAS (vedi pagina 5 del documento), evidentemente per questi amministratori basta citarla una legge per rispettarla. Vorrà dire che quando un cittadino di Ameglia non rispetterà qualche regolamento comunale potrà sempre dire: “si lo conosco è il regolamento numero tot approvato in data x”.
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